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Home / Articoli / Battere Renzi e il piddì alle regionali di maggio! Ultimo appello

Battere Renzi e il piddì alle regionali di maggio! Ultimo appello

di Eugenio Orso - 27/05/2015

Fonte: Pauperclass

Faccio riferimento al mio precedente post Regionali di maggio: istruzioni per l’uso pubblicato il 10 di questo mese in Pauperclass:

http://pauperclass.myblog.it/2015/05/10/regionali-maggio-istruzioni-eugenio-orso/

Rinviando a questo articoletto per i dettagli del caso e i “consigli operativi”, rinnovo il mio appello erga omnes ad attivarsi per trasformare queste elezioni amministrative – riguardanti 7 regioni, più di 1.000 comuni e 23 milioni di elettori – in elezioni dal chiaro e inequivocabile significato politico. Che queste elezioni siano l’inizio di un “Vietnam”, in termini di consenso, per Renzi e il piddì!

In poche parole, si tratta di battere la sinistra neoliberista, euroserva e collaborazionista della troika sul suo stesso terreno, in modo che Renzi non possa cantar vittoria – come ha fatto dopo le europee del 2014, ricordate? 80 euro e 40%! – per la conquista di 6 regioni su 7, legittimando così un governo anti-italiano di nominati, imposto dai poteri sopranazionali al paese.

Astenuti di lungo corso, spregiatori della politica minore pilotata dall’estero, indignati per la generale corruzione del sistema, disgustati dall’ipocrisia dei riti liberaldemocratici, uomini e donne senza rappresentanza alcuna, italiani con le pezze al culo! Questa volta non astenetevi e accorrete numerosi alle urne! Si badi … Non perché l’ha detto la “silfide” di Renzi, Maria Elena Boschi alle riforme e all’immagine, ma per mettere in difficoltà, attraverso il voto amministrativo trasformato in chiara indicazione politica, il governo-Quisling che ci opprime e di cui la “silfide” renziana dei Boschi fa parte.

In ogni regione e comune in cui siete chiamati al voto, rispondete come un sol uomo alla chiamata! Votate per il candidato anti-piddì che ha le maggiori probabilità di farcela, rompendo le uova nel paniere al Quisling fiorentino (della troika) e ai suoi compari.

Votate Zaia in Veneto non tanto per il suo programma, o perché leghista, ma contro la pin-up piddiota Moretti, che rappresenta l’oppressione di un sistema di sfruttamento, fiscale e bollettaro, sempre contro le classi subalterne. Se Zaia sfonderà la soglia del 50% dei consensi (ce la può fare, con il vostro apporto!), sarà un colpetto fastidioso per i Signori della finanza che manovrano Renzi e il piddì.

Parimenti, voi che siete risiedete più a sud, in Campania, votate in massa per Caldoro, ma non per ciò rappresenta politicamente in memoria del defunto centro-destra, quanto per battere il condannato in primo grado (per abuso d’ufficio) Vincenzo De Luca, che porta acqua al mulino di Renzi.

Infine, tanto per fare un terzo esempio chiarificatore, voi che siete marchigiani, nella vostra bella regione,  concentrate il voto su Gianni Maggi del cinque stelle, che ha qualche probabilità di spuntarla contro Ceriscioli del piddì.

Tutto chiaro? Si tratta di votare contro qualcosa (Renzi, il piddì, la troika) e non a favore di qualcosa o qualcuno (i vari Zaia, Caldoro, Maggi).

Sarà, il vostro, un voto contro la disoccupazione endemica di massa, contro la falcidia dei redditi popolari, contro le truffe ai pensionati mascherate da riforme, contro l’aumento delle accise sulla benzina e i (probabili, futuri) rincari dovuti all’aumento dell’Iva. Un voto politico contro Francoforte, Bruxelles e Strasburgo e le sue comparse governative del piddì. Del resto, come dicevano il Socrate della maieutica e il celebre Ecclesiaste delle omelie (se non ricordo male, altrimenti farò una figuretta di merda!) prima di tutto viene la pars destruens, e quindi voi elettori dovete distruggere urgentemente il consenso dato a Renzi e al piddì (in tal caso gli idoli!), per poter pensare a un’alternativa politica concretamente praticabile, che rappresenterà l’importantissima pars construens.

Ecco ciò che dovrete fare, spiegato in due parole,  in occasione delle amministrative del trentun di maggio: votare intelligentemente contro qualcosa e non per qualcosa, sicuri già in partenza che il vostro voto, questa volta, avrà un chiaro e inequivocabile significato politico!

Come ho scritto all’inizio del post, per maggiori dettagli consultate il mio precedente articolo sul tema, di cui ho segnalato il link.

Che il voto liberaldemocratico, almeno per questa volta, ce la mandi buona!