Rohani a Roma per un “nuovo inizio”
di Ernesto Ferrante - 25/01/2016
Fonte: Opinione pubblica
Non solo energia e petrolio, ma anche trasporti, costruzioni ed infrastrutture. Il volo speciale, un A321 con a bordo il presidente iraniano Rohani, atterrato alle 10.30 all’aeroporto militare di Ciampino, segna l’inizio di una nuova fase nei rapporti economici ma anche politici tra il paese persiano e l’Italia.L’obiettivo nemmeno troppo nascosto del nostro paese, è riportare l’interscambio con l’Iran ai livelli del 2010, ovvero a 7 miliardi di euro e l’export a 2,5 miliardi entro il 2018 contro gli 1,16 del 2014. Secondo Sace, l’Istituto per i servizi assicurativi del commercio estero, ci sarà un incremento dell’export italiano di circa tre miliardi nei prossimi quattro anni, dettato in buona parte dalla meccanica strumentale.
Rohani e la sua massiccia delegazione di 120 imprenditori e sei ministri saranno impegnati in una serie di incontri strategici con le controparti italiane: Saipem (con la quale è attesa un’intesa da 5 miliardi), Danieli, Condotte, Coet e probabilmente Gavio e Fincantieri. Particolarmente attesi, sono gli esiti dell’incontro tra Rohani e l’ad di Eni De Scalzi.
L’Eni ha in Iran una presenza importante dal 1957 ma le scellerate sanzioni fortemente volute dagli States, hanno di fatto bloccato la necessaria revisione del sistema contrattuale e l’individuazione di una soluzione per la delicata questione degli 800 milioni di arretrati dovuti dalla compagnia statale Nioc. Ma non dovrebbero esserci colpi di scena negativi.
In autunno, inoltre, è stata già stata firmata una bozza di memorandum di intesa per l’espansione della cooperazione bilaterale nel campo delle perforazioni petrolifere con la National Iranian Drilling Company. Novità positive dovrebbero arrivare anche per i colossi delle costruzioni di casa nostra. L’Iran ha previsto investimenti infrastrutturali per 15 miliardi di dollari, aperti anche alle iniziative italiane.
In cima alla lista della “spesa” vi è l’ammodernamento della rete ferroviaria e la costruzione di una linea di alta velocità con aziende italiane a fare capofila del progetto. Si parla in particolare della tratta tra Teheran e Mashad e dell’alta velocità tra Teheran e Qom. Al centro dell’attenzione anche lo sviluppo delle strade, testimoniato dal recente incontro italo-iraniano all’Ance di Roma, presenti Anas e grandi gruppi come Astalli, Impregilo e Salini ed il ruolo del Porto di Trieste e la collaborazione con l’Islamic Republic of Iran Shipping Lines, materia di un recente incontro a Teheran con il commissario dell’autorità portuale Zeno D’Agostino.
Dopo la due giorni nel nostro paese, il presidente iraniano si sposterà a Parigi dove, come ha fatto sapere il ministro dei Trasporti iraniano, Abbas Akhoondi, firmerà un contratto di acquisto di 114 Airbus per rinnovare la flotta aerea del suo paese.
Fittissima anche l’agenda “politica”. Alle 19 di oggi è in programma l’incontro con il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Per domani, invece, sono in programma gli incontri con i Presidenti del Senato e della Camera, Pietro Grasso e Laura Boldrini, mentre alle 11 è previsto l’incontro, in Vaticano, tra Rohani e Papa Francesco.
“Atterrato a Roma. In attesa di approfondire i rapporti bilaterali e le opportunità per esplorare un impegno costruttivo”. Il tweet scritto, poco dopo il suo arrivo a Roma, dal presidente Rohani, potrebbe essere molto più di un semplice buon auspicio per il nostro paese, il secondo partner commerciale europeo dell’Iran, dopo la Germania.